03/09/15

Le A/O (emulsioni Acqua in Olio)

Le A/O (emulsioni Acqua-Olio)




La tecnica delle emulsioni A/O (Acqua/Olio) si differenzia da quella che conosciamo meglio (O/A) in quanto alla miscela degli emulsionanti più grassi viene aggiunta l'acqua lentamente e in continua agitazione. Intanto possiamo dire che sono state le prime emulsioni ma con gli anni sono state prese poco in considerazione per il fatto che risultano più pesanti e grasse, poi è subentrata la lanolina per i preparati ad uso topico.

I grassi che vengono utilizzati in questo tipo di emulsioni vanno dal 25 al 50% per ottenere prodotti fluidi e resistenti all'acqua come ad esempio i solari, dal 35 al 65% le creme cominciano ad essere più grasse e più adatte per i massaggi, gli struccanti e alcuni protettivi per bambini. In queste formulazioni si possono aggiungere ossido di zinco, caolino ed altre polveri per ottenere le così dette paste ipoidriche.

Come già ho accennato in altri articoli le emulsioni A/O sono formate dalla fase esterna lipofila, per questo motivo risultano più unte e meno piacevoli sulla pelle, ma hanno anche un aspetto positivo che è quello di apportare una durevole idratazione in quanto restano più a lungo sulla pelle riducendo la perdita di acqua transepidermica, inoltre alcuni attivi liposolubili come ad es le Vitamine, vengono intrappolati con la fase esterna distribuendosi sulla cute uniformemente, in aggiunta a questo si può dire che l'evaporazione dell'acqua avviene lentamente e ne favorisce il massaggio.
Questo tipo di emulsione ha l'aspetto positivo di proteggere i principi attivi ma l'aspetto negativo è che la fase esterna liposolubile è più instabile ed esposta agli agenti esterni, non è adatta a pelli grasse e per temperature caldo-umide.
Detto questo oggi esistono materie prime ed emulsionanti di vario genere a cui possono essere aggiunti oli leggeri ed esteri che possono anche sostituire le cere (sono loro a rendere anche più pesante le creme), l'acqua può anche arrivare all'80% a differenza delle prime emulsioni dove la percentuale era nettamente inferiore.
Come si riconosce se l'emulsione è A/O oppure un O/A?
Prendiamo una piccola quantità di prodotto e la mettiamo su un contenitore o sulla nostra pelle, lasciamoci cadere qualche goccia di acqua, se la diluizione avviene uniformemente sarà un O/A


Questo metodo di emulsionamento crea un processo più a rischio riguardo la stabilità che può avvenire anche nelle O/A ma nelle A/O le modificazioni nella struttura emulsionante sono dietro l'angolo.
Il controllo della stabilità di un'emulsione avviene in varie fasi, durante l'emulsione, dopo e nel tempo..

I fenomeni che possono crearsi sono "SEDIMENTAZIONE"quando le goccioline non vengono a contatto con l'acqua, nella maggior parte dei casi avviene la "FLOCCULAZIONE che anticipa la rottura definitiva dell'emulsione, in seguito avviene la "COALESCENZA"dove vediamo un agglomerato che determina la rottura definitiva delle due fasi.
Può anche avvenire un'inversione di fase quando si verifica una modificazione dell'emulsione e passa da un'A/O ad un O/A e viceversa

Quello che determina questi inconvenienti, che tanto ci fanno tribolare, non è sempre facile da capire, si va per intuizione, le emulsioni sono fenomeni complessi e possiamo dare alcune spiegazioni di questo genere:

- scelta dell'emulsionante
- rapporti fase acquosa e fase grassa
- incompatibilità tra gli ingredienti
- procedimento di lavorazione
- temperature sbagliate
- metodo di agitazione
- assorbimento di aria che ne modifica la viscosità
- confezionamento
ma le cause possono essere molteplici, sono emulsioni complesse e delicate, a volte bisogna usare l'intuito, bisogna andare per tentativi e per ipotesi, non sempre la logica premia ma solo l'esperienza e lo studio

Uno specchietto che può determinare le composizioni di un A/O potrebbe essere il seguente:




Quali emulsionanti scegliere

Come dicevo prima oggi ci sono metodi e ingredienti moderni che migliorano la stabilità dell'emulsione e rendono un prodotto anche meno grasso rispetto al passato, a me piace come sistema emulsionante, ovviamente vanno viste e studiate le caratteristiche delle sostanze da usare, la sua funzionalità e finalità, devono essere prodotti adatti a certi tipi di pelle o per uso topico.
Questo tipo di emulsione non ha bisogno di un monitoraggio del pH, a meno che abbiamo ingredienti che lo richiedono ma spossiamo misurarlo nella fase acquosa.
La fase acquosa non necessita di gelificanti (ma anche questo è un aspetto da valutare caso per caso perchè non è scontato!)

Ci sono sistemi emulsionati a freddo che permettono l'eliminazione delle cere e ci ottimizzano il lavoro evitando il bagno maria (che diciamolo è una scocciatura), come ce ne sono altri che possono essere usati sia a caldo che a freddo, o accompagnati da coemulsionatni cerosi ed eventualmente abbinati ad altri tipi di emulsionanti, in questi casi i valori HLB ci sarebbero di aiuto.

Ci sono vari tipi di emulsionanti adatti alle A/O e farne una lista sarebbe inutile visto che escono alla velocità della luce però qualcuno di quelli che io stessa ho utilizzato ve lo riporto di seguito:

Polyglyceryl-3 Sorbityl Linseedate (o EWOCREAM), deriva dall'olio di lino, è adatto a prodotti per le pelli sensibili e delicate, gelifica la fase acquosa, da maggiore stabilità, ne migliora la spalmabilità e l'idratazione cutanea, permette emulsioni a freddo e si usa dal 2 al 5%, l'ideale è il 3% con il 15% di grassi ma anche questo aspetto si acquisisce con l'uso e un pò di esperimenti. Non necessita dell'uso di cere (per quanto ho riscontrato che una anche piccola percentuale di sostanza cerosa ne potenzia la stabilità), un altro aiuto viene dato dai sali che possono essere dal sale di cucina come il sale Epsom o anche ad esempio la betaina anidra che ne migliora la stabilità insieme agli idrogenati, e buona norma sarebbe l'uso di esteri
- altro tipo di emulsionanti possono essere l'Isolan GO33 o GPS (Polyglyceryl 3 oleate - Polyglycerryl - 4 Diisostearate/Polyhydroxystearate/Sebacate.) si può usare una fase grassa anche fino al 30%, la procedura avviene sia a caldo che a freddo, anche qui è necessaria una percentuale di elettroliti dall 1 al 1,5%
Olivem 900 (Sorbitan Olivate) che però è ceroso quindi va sciolto nel bagno maria, può accompagnare anche l'Isolan, idrogenati e oli vegetali, volendo l'aggiunta di altra cera ne migliora la consistenza


Per il momento mi fermerei qui, vi scriverò un paio delle mie formule A/O per farvi vedere il risultato, la maggior parte di voi conosce già molti fornitori che vendono le materie prime, cercate di farvi dare le schede tecniche e in caso contattateli per avere informazioni più dettagliate sugli ingredienti.
Crema viso per pelli sensibili

A
olio di girasole 8
olio di calendula 6
cera d'api 2
lanolina 1
ewocream 3 B
Acqua a 100
magnesio solfato eptaidrato 0,5*
gel d'aloe 5
estratto idroalcolico di avena 3 ***
estratto idroalcolico di iperico 3
C
conservante 0,6
oe lavanda e rosmarino 12gtt in tutto

Crema avena


* serve per stabilizzare l'emulsione ma si può sostituire con sale da cucina
***gli estratti se non li avete non li mettete e aggiungete acqua
Questa è un' Emulsione A/O . Per chi avesse a disposizione l'ewocream e alcuni di questi ingredienti... vi dico che è semplicissima.Usare solo un cucchiaio o spatola per mescolare a mano energicamente, mentre si mescola all'inizio sembra non emulsionare ma non desistete perchè girando energicamente otterrete l'emulsione, bella liscia e lucida. Preparare la fase A (che in questo caso è quella grassa)e mettere a bagnomaria scaldare anche la fase B. Quando A è sciolta aggiungerla B in A poco poco poco alla volta mescolando fino all'ultima goccia, quando avete messo tutta la fase B in A continuate a mescolare energicamente come per lo zabaione, quando vedete che si è compattata e cremosa liscia e lucente aggiungere il conservante che deve essere idrosolubile (cosgard) nel caso contrario ci vuole un solubilizzante, 10/12gtt di oe anche senza solubilizzante ce la fanno ad emulsionarsi! non serve misurare il pH nelle A/O. ma se fossero previsti ingredienti con indicazioni di un pH particolare, si può misurarlo nella fase acquosa, appuntare il pH e tenerne conto all'inserimento di sostanze particolari
 (il colore è orrido, non ci fate caso!!) 

Stesso discorso della crema alla malva, da usare solo come trattamento lenitivo, sfiammante in caso di irritazioni e rossori, NON come una comune crema viso.


Crema viso alla malva per pelli delicate
emulsione A/O

A
olio di girasole 8
olio di calendula 8
cera d'api 3,5
lanolina 2
ewocream 4
B
Acqua 20 con mucillagini di malva a 100 45,3
magnesio solfato eptaidrato 0,5
estratto idroalcolico di avena 1,5
estratto idroalcolico di iperico 1,5
C1
olio iperico 2,5
elicriso 2,5
C2
antiranz 5gtt
conservante 0,6

Quest'emulsione si regge per miracolo quindi è bene stare attenti a tutti gli ingredienti senza cambiare una virgola, è stata una scommessa con me stessa per vedere come reagivano le mucillagini di malva in una crema... consiglio di farne poca Le A/O sono emulsioni tendenzialmente grasse e anche in questo caso sarebbe meglio usare una crema del genere solo per zone del viso colpite da rossori e dermatiti quindi non da usare tutti i giorni come una normale crema viso, ma considerarlo un trattamento provvisorio lenitivo.

POSSO AGGIORNARE CON PIACERE CHE QUESTA CREMA E' DURATA TANTISSIMO (POI DEVO DIRE CHE L'HO USATA QUINDI NON SAPREI DIRVI DI PIU'), MA COSA DITE DI UNA CREMA CHE E' DURATA QUASI UN ANNO? BEH IO DIREI CHE HA TENUTO PIU' CHE BENE, FUORI DA OGNI ASPETTATIVA! LASCIAVA UNA SENSAZIONE FRESCHISSIMA SULLA PELLE, MOLTO IDRATANTE E DELICATA...

crema alla malva


Esperimento A/O con gelificante


Esperimento con un nuovo emulsionante A/O di cui si sa ancora poco e niente, l'ho acquistato al posto dell'Ewocream per provarlo, ma dalla scheda tecnica del venditore si riportano delle informazioni incomplete, manca ad esempio la percentuale di oli che regge questo emulsionante.
Si chiama GC-Emulsol WO ( INCI - Polyglyceryl -3 Triolivate), per il resto dice :
"Consente la formazioni di emulsioni lucide e cremose, leggere e facilmente assorbibili con tocco morbido.
...l'utilizzo di qualunque tipo di olio, anche ad elevata polarità. La gelificazione della fase acquosa può essere realizzata con polimeri idrosolubili oppure con un emulsionante in grado da creare una struttura reticolare, ciò consente di sostituire le sostanze cerose non più in sintonia con il nuovo concetto di emulsioni WO , adesso si desiderano emulsioni leggere, fresche, morbide e facili da spalmare. Consente l'impiego di qualsiasi tipo di olio polari o apolari senza differenze nel risultato finale. Le principali proprietà del prodotto sono:
- formazione di strutture stabili sia a freddo che a caldo
- verstilità d formulazione
- facilità e rapiditùìà di produzione.
Aiuta a:
Ottenere emulsioni ricche e nutrienti
Disperdere in modo omogeneo il filtri fisici nei prodotti solari
Proteggere la pelle dal sole anche in acqua
Migliorare la brillantezza nei prodotti make up
Ridurre la secchezza delle labbra dovuta ai rossetti"
uso 0,5/1,5%

Detto questo ho iniziato a sperimentare considerando che in genere queste emulsioni hanno necessità di essere più stabili di altre e quindi ho fatto delle prove inserendo dei sali come si usa fare per l'Ewocream, avendo anche come riferimento il fatto che in genere la gelificazione non è necessaria Ho provato tutte le possibilità possibili, sia con che senza gelificante, con e senza le cere, con lanolina, con idrogenati, con i sali...mi sono consultata perchè proprio non capivo  e abbiamo pensato appunto di aggiungere le cere visto che con uno zic di xantana l'emulsione è avvenuta, ma essendo liquida magari aveva bisogno di un aiutino...ho usato un 20% di grassi circa, ho anche aggiunto olivem 900 oltre la cera bellina e magnesio stearato; mi manca la lecitina, o provare ad aumentare la xantana o usare carbomer...!
Voglio essere più chiara per non dar luogo a fraintendimenti, la gelificazione nelle A/O non è una scoperta dell'America, ma io non avevo ancora mai osato, essendo un nuovo emulsionante e avendo chiesto lumi a chi ne sa più di me sono andata per tentativi.

La prima formula che ha retto un pò meglio, ossia ha emulsionato anche se la consistenza è un latte fluido, era questa:

Fase A
Acqua - 6
Glicerina - 2.00
Gomma Xanthano - 0.20
Betaina Anidra - Trimetilglicina - 2.00

Fase B
Olio di Riso - 4.00
Caprylis - 3.00
Burro Karité - 2.00
Dicapryl Ether - 1.50
Ethylhexyl Stearate - 1.50
Cetiol Sensoft - 1.50
squalane - 1.00
Tocoferile Acetato (Vit. E Acetato) - 1.00
olio di ricino idrogenato - 1.00
Tocoferolo - 0.50
oliolito calendula - 3.00
Olivem 900 - 2.00
Cera Bellina - 1.00
Magnesio Stearato - 1.00
Silice Micronizzata - 0.30
conservante - 0.60
GC Emulsol - 1.50

avevo aggiunto le cere altrimenti restava troppo liquida, il risultato è stato un'emulsione avvenuta,  ma fluida

ESPERIMENTO AO


Non mi sono data per vinta e dopo una serie di prove come ho detto sopra, ho deciso di usare un gelificante ad una percentuale più alta per crearei un gel più fermo e quindi la prova successiva l'ho voluta fare con il poliacrilato, ma le percentuali non sono precise, ho fatto un pò alla carlona.

Ovviamente la terrò sott'occhio e vi aggiornerò, per la nuova formula di prova non ho usato ne attivi ne ingredienti preziosi, ma sembra riuscita:

A
acqua a 38
poliacrilato 0,5

A2
Acqua 40
(aggiungo al gel poco alla volta e mescolo)

B
riso 10
cetiol sensoft 2
caprylis 3
olio di girasole 5
emulsol 1,5
conservante

Il gel di poliacrilato che è venuto sodissimo per cui ho preferito dividere l'acqua e aggiungerla al gel per renderlo più fluido e amalgamarlo meglio nei grassi, inserito un cucchiaino alla volta e mescolando ininterrottamente con energia, l'emulsione è avvenuta anche se all'inizio mi sembrava non riuscire, ci vuole pazienza per certe cose e insistere

A parte la formula ripeto, solo da esperimento, la crema è bellissima!


esperimento GC-Emulsol WO


Questa è la dimostrazione che i nuovi emulsionanti anche per le A/O cambiano la loro struttura e, mentre prima, l'uso dei gelificanti era escluso, con questi  è necessario per rendere l'emulsione più stabile

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