26/04/18

Estrazioni in olio

Estrazioni in olio


La scelta di un olio dipende dalle nostre esigenze, per rilassarsi, per alleviare un disturbo, per attività terapeutiche, per tensioni muscolari ecc può contenere estratti di erbe officinali mirati con essenze che agiscono in sinergia. Il massaggio deve avvenire frizionando e appunto "massaggiando" per trasportare calore alla pelle, rende la pelle liscia e idratata, da sollievo alla muscolatura, può ridurre il peso corporeo. Deve essere utilizzato sempre su pelle umida o bagnata e ne basta poco, di origine vegetale-naturale, spremuto a freddo. Un massaggio con un olio ha caratteristiche antidolorifiche, antigonfiore, ossigenante, idratante e rilassante ...Un massaggio come ad esempio nella tradizione ayurvedica, rinforza, rilassa, migliora il sonno, mantiene morbida e giovane la pelle, fa aumentare le difese immunitarie incrementando la produzione di globuli bianchi, aiuta ad alleviare lo stress e la fatica. Gli oli piú utilizzati sono quelli di sesamo e di semi di senape in cui vengono fatte bollire erbe medicinali. Oltre ad essere una tecnica benefica per mantenersi in buona salute, il massaggio é soprattutto una coccola e un atto d’amore verso se stessi deve essere eseguito in uno stato rilassato e in uno stato di calma e di tranquillità interiore.
(alcune informazioni sono tratte dal web o da libri di testo erboristico)


Oleoresine
Cos'è un oleoresina? 
Sono estratti semi solidi composti da una resina soluta in olio essenziale e olio grasso, ottenute da sostanze vegetali (spezie o piante aromatiche) per mezzo di un solvente organico o fluidi ipercritici.
Contengono principi odorifici volatili come gli oli essenziali e principi aromatici non volatili, come per esempio resine, oli grassi e costituenti pungenti, definiscono il profumo e il sapore della spezia aromatica usata.  Le oleoresine contengono oli essenziali costituiti per lo più da terpeni che sono una classe di idrocarburi insaturi presenti negli oli essenziali di molte piante resinose, ma possono essere costituite da vari componenti come per es. da PA antiossidanti. L'estrazione si effettua anche da semi, frutti e altre parti della pianta (le resine si estraggono con incisioni da alcune varietà di piante che appunto le contengono da cui poi si estrae l'essenza). Sono utilizzate in ambito farmaceutico, cosmetico e alimentare, per l'uso cosmetico dipende dal tipo di pianta e dai suoi PA e proprietà. Non è un metodo di estrazione casalinga

OLEOLITI 

Prima di parlare di procedimenti e metodi vorrei introdurre il discorso sugli oleoliti in generale.
La preparazione dell'oleolito avviene con l'uso dell'olio come solvente per estrarre i principi attivi liposolubili che comprendono gli oli essenziali, prima di preparare un oleolito è bene informarsi sulle proprietà delle piante da utilizzare. La cosa migliore sarebbe usare oli stabili e con alto contenuto di Vit.E come per esempio oliva, girasole, riso, mandorle dolci, vinaccioli, è importante tenere presente che l'irrancidimento degli oli riflette sulla stabilità dei costituenti, quindi oltre alla Vit.E già contenuta in essi, meglio aggiungere del tocoferolo e/o sostanze antiossidanti, anche qualche fogliolina di rosmarino o oleoresina di rosmarino, può aiutare. Nelle formule cosmetiche meglio inserirli in fase C a freddo, nel caso si usasse un oleolito per un unguento (inevitabilmente l' inserimento a caldo) meglio non superare i 45°, specialmente se l'estrazione è avvenuta a freddo, quindi una volta scaldati e sciolti i grassi nel bagno maria, mescolare a fuoco spento e aspettare che raggiunga la giusta temperatura, quindi inserire l'oleolito poco alla volta nell'unguento, sempre mescolando.




Gli oleoliti vengono utilizzati come metodo curativo, nei massaggi, ad uso topico e nelle emulsioni cosmetiche, ma anche in cucina nel caso si usassero erbe aromatiche
Si possono usare fiori, foglie, resine, nel caso il vegetale fresco contenesse parecchia acqua, lasciarlo seccare per farla evaporare, la disidratazione evita che l'acqua possa far irrancidire l'olio e privi i microrganismi dagli elementi, un metodo è lasciare 2/3 giorni in ambiente caldo o al sole, distribuendo il vegetale su un panno asciutto fino all'essiccazione parziale, oppure, se non si possiede un essiccatore, inserire in forno, già caldo ma spento, fino alla giusta disidratazione, ma non deve bruciare. L'acqua contenuta in molte piante può arrivare dal 70 all'80% e non dovrebbe superare il 15% dopo la disidratazione, ovviamente questo trattamento riduce il volume del vegetale. Però non tutte le piante vanno essiccate, come ad esempio l'iperico, in quanto i suoi fiori contengono l'azione benefica dei principi attivi sulla superficie dei petali e l'essiccazione comporterebbe la degradazione di alcune molecole importanti e benefiche

Le parti della pianta adatte vanno opportunamente sminuzzate per migliorare la superficie di estrazione, poi si ricoprono di olio, antiossidanti e si procede alla macerazione, durante e dopo la macerazione, conservare l'oleolito in ambiente fresco e asciutto, possibilmente al buio. In linea generale, ma che può variare secondo le erbe utilizzate, per ogni 20g di pianta secca si estrae dai 50 ai 200g di oleolito, ma non è necessario fare calcoli nell'autoproduzione, l'importante che la pianta sia immersa nell'olio, si lascia così da una settimana fino a 40 giorni in base alla pianta e le parti usate.
Ci sono metodi di macerazione diversi, secondo la parte della pianta e i suoi costituenti per un'estrazione ottimale dei principi attivi, per aumentare la conservabilità e migliorare il potere estrattivo, si può aggiungere all'interno o alla base dell'oleolito un sacchettino di sale grosso. 

Macerazione a freddo

Una volta ricoperto il vegetale di olio in un barattolo, chiudere bene e riporre in luogo asciutto al buio agitando spesso o mescolando di tanto in tanto, trascorso questo tempo si filtra bene con un colino e si lascia ancora 24 ore, per evitare sedimenti, quindi si rifiltra con una garza finchè l'olio risulta abbastanza limpido.

Macerazione a caldo
(digestione solare)

Avviene con la digestione solare o il bagnomaria, il procedimento come sopra ( droga / olio / barattolo ... ) la differenza sta nell'esporre il barattolo al sole coprendolo con una garza o scottex al posto del coperchio e tenere esposto per circa 15/20/30 giorni, ma dipende dalla droga utilizzata in quanto, non tutte le molecole, specialmente per le piante più delicate, mantengono la loro funzionalità e possono alterarsi. Per esempio questo metodo può essere adatto per piante come l'iperico, la calendula, elicriso... Riporre il barattolo con l'oleolito in un luogo buio e asciutto di notte e dopo la digestione solare, se il procedimento osserva le regole, può durare fino ad un anno.

Bagnomaria

Stesso procedimento "tecnico" ma invece che al sole si pone il barattolo in un recipiente in acqua calda per circa 3 ore o più, a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto, una volta raffreddato si tiene al buio, poi si filtra. Al contrario della digestione solare non è necessario coprire il barattolo. Tenete sempre presente che gli oli usati specialmente per l'estrazione a caldo, devono essere termostabili come l'olio d'oliva, olio di jojoba, olio di riso, olio di girasole ecc, per evitare che i PA della pianta (Droga) perdano le proprietà.

I MIEI OLEOLITI

Oleolito di Curcuma 
Ogni 2 cucchiai di polvere di curcuma, 200 g di oli con antiossidanti, in questo caso Aperoxid. Ho usato Vinaccioli, Girasole, Soia e olio di Sesamo. Ho usato il metodo a freddo in quanto gli oli che ho usato sono termolabili o delicati, specialmente sesamo. Ho tenuto in macerazione 10 giorni e filtrato bene evitando di inserire il resto del fondo con i residui.
Proprietà antiossidanti/antinfiammatorie e fotoprotettive
Costituenti chimici:
Olio essenziale (canfora, cineolo, turmerone), amido, flavonoidi, fibre, coloranti appartenenti al gruppo della curcumina (curcuminoidi)

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Oleolito di Camomilla
Ho usato capolini secchi, in olio di riso e girasole con tocoferolo, tenuto in macerazione 40 giorni. Proprietà antisettiche, antinfiammatorie e lenitive. 
Costituenti chimici:
terpeni, cumarine, azulene (bisabololo dai capolini), olio essenziale.

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Oleolito di Elicriso
Fiori coltivati e raccolti nel mio giardino. In olio di girasole, metodo a freddo, tenuto in macerazione 40 giorni. Viene un olio giallo giallo bellissimo e profumato di liquirizia. Proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antifungine e antibatteriche
Costituenti chimici:
oli essenziali e flavonoidi.

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Oleolito di Calendula
Ho usato il metodo a freddo con i capolini raccolti, di un bellissimo colore arancio, profumatissimo. in olio di riso e girasole macerazione di 40 giorni. La calendula ha molteplici proprietà. Proprietà antinfiammatorie, cicatrizzante, antibiotiche e lenitive.
Costituenti chimici sono:
olio essenziale, flavonoidi, glicosidi, steroli, carotenoidi, tannini. E' adatta per una buona pulizia della pelle, aiuta nella guarigione delle ferite rigenerando la formazione del tessuto migliorando l'idratazione cellulare della cute. Questa azione è dovuta principalmente ai carotenoidi chimicamente simili alla Vit.A. I suoi costituenti aiutano come attività cosmetica per combattere acne, foruncoli e ulcere in quanto le infiammazioni localizzate in profondità possono sviluppare infezioni e l'azione antibiotica dovuta ai flavonoidi e saponine della calendula, portano benefici antinfiammatori in particolare contro i batteri Gram-positivi, quali Staphylococcus aureus e Streptococcus betahaemolyticus. Oltre agli infusi, che aiutano a curare le mucose dello stomaco e le infiammazioni gengivali, la calendula in macerazione oliosa può essere usata nelle formulazioni per creme e unguenti antisettici, contro le screpolature e rush cutanei, è adatta anche per la pelle dei bambini, per la cute sensibile e infiammata, favorisce la sintesi del collagene accelerando il turn over epidermico, in sinergia con la camomilla apporta maggiori benefici a livello lenitivo e protettivo, contro i danni solari e gli eritemi da pannolino

oleolito

Oleolito di Lavanda
La lavanda è una pianta dalla tipica infiorescenza a spiga e cespugliosa. Il frutto della lavanda è un achenio che contiene il seme.  Per l'oleolito ho usato le infiorescenza in olio di riso con il metodo a freddo per 40 giorni, l'olio di riso è dermocompatibile e molto adatto da essere usato anche nelle formulazioni cosmetiche per equilibrare la cascata di grassi senza interferire e contribuire alle attività,  inoltre, contiene molta Vi.E, ho aggiunto dell'oe di lavanda per usare l'olio per i massaggi.  L'oleolito è adatto per la cura della pelle e capelli, ha potere repellente nei confronti di insetti per le sue proprietà calmanti. A proposito delle sue proprietà, la lavanda ha numerose attività, sedative, antinfiammatorie, battericide, contro le dermatiti e scottature.
Costituenti chimici cono:
olio essenziale, canfora, tannini, flavonoidi, acido rosmarinico con attività antiossidante,



Oleolito di Alloro
Quest’olio, chiamato anche burro di Alloro, è una miscela di olio grasso ed olio essenziale che presenta la consistenza di un unguento dall' odore balsamico e gusto amaro, si usano sia le foglie che le bacche. Proprietà .antinfiammatorie, emostatiche e astringenti, adatto contro i traumi di varia natura, articolazioni ed ematomi.
Costituenti chimici:
cineolo, eugenolo, laurina, acido laurico, fellandrene, laurostearina, mucillagini, geraniolo, sostanze amare, composti tannici e sostenze grasse.
Ho usato un metodo tutto mio come faccio a volte quando cerco un tipo di estrazione più adatto alla pianta che ho e alle sue caratteristiche. Le bacche, che sono le più ricche di principio attivo, non erano freschissime ma nemmeno particolarmente secche, le ho triturate grossolanamente (o si possono pestare) , poi le ho tenute 3 giorni a macerare al buio in olio d'oliva ed ho aggiunto anche qualche foglia di alloro, trascorsi i 3 giorni ho messo il barattolo a bagno maria per circa 3 ore e anche di più, dopo di che una volta stiepidito, l'ho ricoperto e fatto macerare al buio per circa un'altra decina di giorni e poi filtrato. Come sempre ho aggiunto del tocoferolo.
Ne è venuto un olio di un bel verde e profumatissimo!

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Oleolito di Polline
Ho preparato l'oleolito di polline con olio di girasole e con il metodo a bagnomaria, facendo attenzione a non alzare troppo la temperatura ma mantenerla costante per non rischiare di bruciarlo, alla fine dopo un'ora circa e mescolando, filtrare e strizzare il polline per non perdere troppo olio
L'oleolito di polline prende la frazione liposolubile della vitamina E. carotene, acidi grassi, steroli. Gli effetti magici effetti del polline sulla pelle sono proprietà idratanti, nutritive, antirughe e rivitalizzanti, ripristina il microcircolo, specialmente compromesso da condizioni infiammatorie, psoriasi, dermatiti, disidratazione, rosacea, herpes labiale, verruche. E' un antibatterico specialmente il polline di Pino ma si può sostituire con l'olio essenziale o altro estratto di pino. L'estratto di polline e una miscela complessa di sostanze naturali e nutrienti usate anche nella tecnica cosmetica, grazie alle proprietà emollienti e restitutive, in combinazione con altri PA ed attività simili o complementari. L'estratto di Polline contiene essenzialmente una miscela di protidi, glucidi, lipidi, oligoelementi, vitamine e un contenuto di acqua dal 10 al 20%.
Costituenti chimici sono:
Carotene, acidi grassi, steroli.



Oleolito di Mirra
La resina è un liquido giallastro che si ricava dal tronco.
Mettere la resina triturata nell'olio a scelta, per l'uso cosmetico è consigliato un olio contenente vit.E l'importante che non sia termolabile. Il metodo preferito è a Bagno maria, triturare sempre la materia prima quando è possibile
Sono state dimostrate attività antinfiammatorie analgesiche e disinfettanti. Ha attività benefiche verso problemi dermatologici, come micosi ed eczemi.
Costituenti chimici sono:
oli essenziali, sesquiterpeni, chetoni, steroli e polisaccaridi




Oleoum Propoli
La propoli è una delle sostanze che amo di più per le sue proprietà indiscutibili. E' ricca di cere e costituenti balsamici. Ha attività antivirali, antibatteriche, antibiotiche naturali, l'oleum propoli lo uso negli unguenti per i massaggi o per problemi della pelle in caso di necessità e nelle zone interessate
Costituenti attivi sono:
flavonoidi, atomai, fenolici, derivati dell'acido benzoico, terpeni e oli essenziali. E' ricca di aminoacidi, vitamine e oligoelementi. Per l'oleum si usa il metodo a bagno maria sempre mantenendo una temperatura costante onde evitare che si deteriorino i PA. Il mio Oleum l'ho preparato con vari oli compreso oleoliti  mantenendo una temperatura a 45° al massimo, qui sotto la formula:


25g di propoli *

100g di oli
olio di mandorle 25
olio di oliva 25
oleolito di calendula 25 **
oleolito di camomilla 25 **
* Da propoli biologica macinata finissima (fatta in casa)
** HOME MADE



Oleolito Iperico
Le componenti attive sono in particolare flavonoidi (iperoside, quercitrina, amentoflavone), naftodiantroni (ipericina), tannini, derivati floroglucinolici (iperforina), olio essenziale.
Tutti questi componenti costituiscono nel loro insieme il fitocomplesso,  in maniera sinergica svolgono un’attività antiflogistica/cicatrizzante,
e lavorano peropiù a livello cutaneo

- L’ipericina inibisce gli eventi infiammatori a livello tissulare, inibendo il rilascio di acido arachidonico (acido grasso polinsaturo che coinvolge le infiammazioni dell'organismo a livello dei tessuti). L’ipericina si trova nei fiori non ancora andati in semenza.
- L’iperforina esplica invece attività antimicrobica (testata su culture cellulari batteriche).

L’esposizione solare aumenta fino a quattro volte la concentrazione di flavonoidi.



Estratto liposolubile di Iperico (fiori e boccioli)
doppia estrazione (quasi tripla)

45g con alcol
72g - olio (rosmarino e oleoresina, riso e girasole)






soluzione alcolica:
45g di fiori (quelli che avevo da parte) li ho immersi in alcol, coperto il barattolo con una garza e tenuto 3 ore o fino a soluzione evaporata in gran parte, quindi filtrato bene aggiunti altri fiori tenuto per 3 giorni, poi rifiltrato

estrazione in olio:
72g di fiori in olio di riso e girasole. Tenuto prima 5 giorni al buio, poi al sole per 20 giorni (in questo caso l'iperico va controllato spesso, mescolato spesso e tenuto al sole con una garza al posto del coperchio). Non ho mai avuto problemi in questo modo. Ricordiamoci che se non si arriva a 40° problemi non ne da

Quindi ho filtrato bene l'olio e aggiunto la soluzione alcolica, mescolato bene e coperto ancora con garza per altri 4 giorni all'ombra.

Prima di imbottigliare ricontrollare bene l'olio e che non ci siano residui nè infiltrazioni di acqua




principi attivi : naftodiantroni (ipericina, pseudoipericina), flavonoidi (iperoside), iperforina




Altri metodi di estrazioni vegetali li trovate QUI 
Mentre QUI troverete alcune schede sulle erbe più usate

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